Italia-Cina, la cooperazione continua | Guo Rui (BMSTC) I la cooperazione internazionale in ambito scientifico e tecnologico è indispensabile per affrontare le sfide globali

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La Beijing Municipal Science and Technology Commission dipende dal Governo Municipale di Pechino e coordina i programmi per la scienza e la tecnologia dell’area metropolitana, trasformando la città in un polo di innovazione all’avanguardia. È il partner principale di Città della Scienza nel programma di internazionalizzazione dei sistemi ricerca-innovazione promosso dal MUR e dal MoST, che vede come momento saliente la Settimana Italia-Cina dell’Innovazione che si svolge ogni anno alternativamente in Italia ed in Cina. Nel 2016 è stato istituito con il BMSTC il China-Italy Technology Transfer Centre, in partenariato con Città della Scienza e le Università di Bergamo e Napoli Federico II.

L’intervista è di GUO Rui, Direttore della Cooperazione Internazionale al BMSTC.

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La Cina e l’Italia hanno dovuto fronteggiare l’epidemia del coronavirus l’una dopo l’altra, quanto è stata importante la cooperazione e la solidarietà tra i due Paesi nel contrastarla?
Purtroppo, il coronavirus si è diffuso a livello pandemico in tutto il mondo. In questa situazione, la cooperazione e la solidarietà sono di fondamentale importanza per entrambi i Paesi, così come per il mondo intero, poiché sarà più semplice riuscire a trovare soluzioni comuni attraverso la cooperazione internazionale. Per l’Italia e per Pechino ho già avuto modo di constatare l’importanza della collaborazione nel far fronte all’epidemia. Sulla base della cooperazione nel campo dell’innovazione scientifica e tecnologica che abbiamo avuto nel corso degli ultimi dieci anni, i rapporti stabilitisi tra di noi hanno portato a una rete di comunicazione e di cooperazione su più livelli. Spero che scienziati e ricercatori possano lavorare assieme per trovare il modo di sconfiggere il virus.

Cina e Italia celebrano quest’anno il 50° anniversario dei loro rapporti diplomatici, quanto è importante per la Cina la cooperazione con l’Italia in ambito scientifico e tecnologico?
A mio parere, tutti i paesi europei ora stanno giocando un ruolo importante nell’ambito della cooperazione internazionale con la Cina. In termini di collaborazione scientifica e tecnologica, l’Italia è chiaramente uno dei partner europei più importanti, grazie soprattutto alle sue competenze di alto livello in campo aerospaziale, dell’ingegneria meccanica, ecc. Inoltre, il China Italy Technology Transfer Center (CITTC), in quanto modello di cooperazione scientifico-tecnologica bilaterale, è diventato un canale cruciale di comunicazione e di fiducia. Credo che in futuro il CITTC svolgerà un ruolo ancora più importante.

Come possiamo rendere la nostra cooperazione ancora più efficace dinanzi a sfide di impatto globale come quella del coronavirus? Ha altri suggerimenti da proporre circa la cooperazione con l’Italia in ambito S&T?
Penso che il modo per rendere la nostra cooperazione ancora più efficace sia far in modo che i soggetti del panorama dell’innovazione quali imprese, università e istituti di ricerca lavorino ancor più a stretto contatto. Il nostro ruolo è quello di veicolare le informazioni e fornire di servizi. Nel frattempo, oltre a quello che abbiamo fatto in precedenza, come la Settimana dell’Innovazione, ritengo possiamo prestare maggiore attenzione alla ricerca di soluzioni alle sfide globali come quella che noi tutti stiamo affrontando. Ad esempio, potremmo focalizzarci su alcuni progetti futuri legati all’Intelligenza Artificiale, la Salute, i big data, la gestione sanitaria o ad altri campi allo scopo di risolvere problemi comuni.

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